domenica 11 giugno 2017

Voto controllato a Castellana Grotte

 Amministrative 2017 a Castellana Grotte: Voto Controllato

siamo a disposizione della Magistratura


Noi di Castellana 2.1 siamo a disposizione della Magistratura e delle Forze dell'Ordine se vorranno visionare questo messaggio, ricevuto da alcuni del nostro gruppo civico,  i cui contenuti sono perseguibili con ogni evidenza  per legge.
Calpestata la Democrazia e la Volontà Popolare fondamenta della nostra Repubblica.

E' la palese dimostrazione di come il controllo del  voto sia capillare e i toni possano raggiungere la  minaccia se  non vedranno votati i congiunti.
Non siamo in terra di Camorra o Mafia.
Siamo a Castellana Grotte e ogni cittadino che ha ricevuto tale messaggio dovrebbe denunciare agli organi competenti tale sopruso, protervia e delinquenzialità manifesta.

Ci riserviamo di adire alle vie legali nei prossimi giorni se non vi sarà un intervento dopo la nostra denuncia pubblica.

sabato 10 giugno 2017

la Città che non ci sarà


Castellana2.1 Amministrative 2012
5 anni fa vivevo una esperienza indimenticabile.Amministrative 2012 quale Candidato Sindaco del mio paese Castellana Grotte con il Gruppo Civico Castellana 2.1.
Abbiamo fortemente creduto di dare voce al voto d'opinione, non legato all'associazionismo, ai costruttori, ai poteri forti, alla banca locale, a quello, tanto per chiarirci, del voto organizzato, un voto nemmeno legato anche a chi ci impedì di fare le primarie ed oggi si pavoneggia avendolo scoperto essere strumento di democrazia. 5.000 votanti trattati nel 2012 da bambini non ancora aventi diritto di accedere alla scuola elementare della democrazia e ora riconosciuti come adulti!
Non eravamo dei sognatori. Avevamo la assoluta certezza che avremmo perso, ma ci credemmo. La nostra campagna elettorale fu bellissima in clima civile senza scambi di accuse personali o volgarità tra i candidati.
Per la prima volta, grazie al nostro programma, si parlò apertamente delle Unioni Civili , del Testamento Biologico, di modello di città sostenibile ( al mio paese persino gran parte dei marciapiedi non consentono il passaggio ai disabili tanto sono stretti), di edificabilità Zero e recupero di tutta la volumetria consentita negli anni 70 ed abbandonata, ci battemmo contro una ulteriore edificazione del cimitero con una revisione delle leggi comunali ferme a garantire potere alle Confraternite e ai costruttori. Parlammo di cultura e spazi alla Cultura. Non vedevamo nel Mercato Coperto un luogo da abbattere e regalare ai Costruttori in cambio di pochi spiccioli ( sempre pochi sono anche se a qualcuno appaiono molti) ma uno spazio Concerti e aggregativo per i Giovani,un luogo da mettere a disposizione per esempio alle tante associazioni che fanno musica, alle bande castellanesi, un centro sociale. La guerra al Femminicidio continueremo a farla, chiedendo oggi come allora uno sportello di ascolto, potenziamento e messa in atto di ogni strumento per combatterlo.
Parlammo di moralizzazione della vita pubblica partendo in primis dalla pubblicazione della dichiarazione dei redditi dei candidati Sindaci. Solo 1 candidato seguì il nostro esempio !
Questo anno tutti e 3 , compreso il Candidato dei 5S, non hanno sentito la necessità di un atto che nei paesi anglosassoni è primo di chi si propone a governare sia pure una strada. In questa tornata elettorale a Castellana tutto si è banalizzato. Fenomeno di cui non è immune il resto d'Italia per essere onesti.
Domani l'intera sinistra, fatta eccezione di Castellana 2.1, si presenta in una coalizione che va dalla estrema destra (fasci per capirci), alla sinistra inclusiva e comprensiva, quella che in fondo "che differenza c'è?siamo tutte brave (?) persone" .
Il plauso e sostegno del Presidente della Regione è arrivato ad avvalorare persino che arriveranno i Fondi Europei. Non arriveranno se c'è un'altra coalizione? Immaginiamo la Regione sia sempre super partes e non ostacolerà buoni progetti europei di ogni governo cittadino espressione della volontà popolare. Nessuno dei tre candidati si è espresso sulla Migrazione, problema marginale? L'integrazione è tema ampio e divisivo.
Entrambi i possibili vincitori provengono dalla estrema destra, quella che "meglio rimandarli a casa con i fucili spianati in mare". Facile raccontare di integrare chi già c'è.Le sfide del futuro riguardano soprattutto chi ancora verrà e Castellana non è esclusa.
Auguri al futuro Sindaco, Auguri a Castellana che forse avrebbe meritato di poter scegliere anche un Candidato Indipendente espressione di quella città che non ci sta.
Quella città che non sogna ma ha il diritto di essere rappresentata e non ci sarà, quella città che non può essere rappresentata nemmeno da riciclati assetati di vendetta.




mercoledì 3 maggio 2017

Dolore e cannabis terapeutica A.D. 2017 Italia

Una storia di dolore e di ingiustizia

Un venerdì sera qualsiasi a casa , relax.
" Sono molto stanca dottoressa, il dolore è tornato più forte di prima "
Non sono di guardia ma alcuni pazienti hanno il mio numero privato di default, me lo chiedono e talvolta cedo facendomi promettere di considerarlo solo di emergenza.
Quella voce la conosco bene, è una donna mite e gentile, la adoro per il coraggio con cui affronta la malattia e quel suo porsi sempre come non volesse dare mai fastidio, come se del suo dolore debba prima scusarsi.
Caspita avevamo il dolore sotto controllo sino a pochi giorni fa! La cura del dolore è così.
Tanto ricamo, aggiusta la posologia di qua, togli qualcosa di là. E' come un balletto estenuante fatto di piccoli passi, taluni si rilevano completamente inutili, altri improvvisamente vincenti quando meno te lo aspetti.Altre volte il brutale risveglio quando sei convinta di aver sistemato al meglio. Impossibile lo sviluppo senza la complicità dei i due attori che vogliono e devono vincere a tutti i costi la sfida con il nemico, sempre uguale a se stesso  subdolo e cattivo.
Troviamo uno spazio urgente che si chiama in mille modi "bollino verde" "codice bianco" "venga in ospedale prima della guardia, mi raccomando il corsetto" "visita domiciliare".
Da 1 a 10 il dolore è 8-10 H24, eppure la terapia in atto è ampissima e dovrebbe dare delle risposte diverse, le opzioni terapeutiche le abbiamo provate tutte ma la paziente non dorme e confida quello che nessun medico vuole sentire ( ma che spesso gli tocca ) " ieri mi volevo buttare dalla finestra".
Riguardo la terapia, provo a "scivolare" su un altro oppioide ma so , può accadere, non basterà e penso alla Cannabis terapeutica quale aiuto, abbraccio rilassante e benefico, può aiutarla.
Ne parliamo insieme come per tutte le scelte.
"Ho letto tutto su Internet " mi confida"
"Dobbiamo firmare insieme un consenso informato. Mi deve promettere di essere ligia nella assunzione delle gocce  e venire puntuale ai controlli, non assumere quantità che non siano state con me concordate ecc.. Signora  lo sa che non è rimborsabile e dovrà pagare ogni prescrizione? "
"Non ho una lira, vivo di 700 euro al mese. Ho tutti i codici di esenzione. "
Stringo i denti perchè non servono a niente in questo caso.
Lo Stato, nello specifico molte Regioni Italiane non hanno previsto capitoli di spesa per i cannabinoidi nonostante siano indispensabili nella cura del dolore refrattario.
" Ho una nipote che ho cresciuto, me lo pagherà lei, spero."
Chiudo la porta con molta rabbia.
Non sempre la eccellenza sanitaria tanto sbandierata ha le porte aperte alla Umanità.



-  In Italia pochissime Regioni prevedono la rimborsabilità delle preparazioni galeniche per i cannabinoidi. Viene lasciata alle ASST la presa in carico.
Questo racconto lo dedico  a Elena Gentile  Medico, ex Assessore alla Sanità della Regione Puglia, oggi Deputato in Europa, che rese possibile la più avanzata delle leggi regionali in materia di Cannabis terapeutica.
Un cittadino pugliese non viene umiliato nella sofferenza, non deve cercare soldi per permettersi quel farmaco  vittima di  pregiudizi sociali e ignoranza dei politici.
In Puglia la Cannabis terapeutica è completamente rimborsata dalla Regione.

- Solo 11 Regioni hanno legiferato, e anche queste diversamente una dall'altra. 

Gran parte imitando gli struzzi e dimenticando il coraggio.
- Nella gran parte delle Regione la prescrivono pochissimi medici e  la pagano i cittadini, nonostante le disposizioni nazionali prevedano la rimborsabilità.

- questa storia che racconto può essere avvenuta in quasi tutte le Regioni d'Italia.

domenica 9 aprile 2017

La meritocrazia non passa per la BCC a Castellana Grotte



La Banca d'Italia, nel lontanissimo 2015, si arrabbiò un bel pò con le banche pugliesi quando scoprì che le donne erano quasi assenti.
Lacuna trasversale a tutto il comparto finanziario pugliese per intenderci.
Si arrabbiarono così tanto che invitarono le nostre "bancarelle" locali a fare sì che almeno il 20% della composizione dei nuovi consigli di amministrazione venga declinato al femminile.
Non solo, ma la Banca d'Italia  fece sapere che il mancato raggiungimento della soglia diverrà oggetto di analisi e confronto con la commissione di Vigilanza.
Lavori scientifici tra cui quello di Maria Luisa Stefani e Silvia del Prete dimostrano quanto la presenza delle donne nei board delle banche crea impulso vitale di crescita economica, abbassamento della età media, innalzamento dell'istruzione e affermazione della meritocrazia.
E' recentissima la notizia della nuovo consiglio di amministrazione di Castellana Grotte.
Solo una donna su 23 tra presidente, amministratori, probiviri e collegio sindacale.
Grande novità ! Prima volta nella sua storia la presenza di una donna.
Dato che la BCC di Castellana ha oltre mezzo secolo di storia, non basteranno altri 2 secoli per una composizione di equilibrio.
Eppure donne in gamba tra gli artigiani,  commercianti, commercialisti, avvocati ce ne sono tantissime.
La legge Golfo/Mosca purtroppo ( quote rosa nei CDA)   non trova applicazione nelle BCC ma buonsenso e equilibrio avrebbero dovuto suggerire una maggiore adesione ad un modello di società di cui la nostra città è parte e non è certo avulsa.
Non si tratta di applicare solo una quota di genere ma affermare il principio della meritocrazia che certo non ha una connotazione sessuale ma è espressione di rappresentanza delle intelligenze.






venerdì 31 marzo 2017

Un futuro Sindaco non tace sul piano di riordino sanitario del suo territorio





Ospedale di Putignano e disinteresse della politica castellanese
E' alquanto imbarazzante l'assenza di qualsivoglia indirizzo e impegno dei Candidati Sindaci alle Amministrative 2017 di Castellana Grotte e dell'attuale Sindaco Franco Tricase sul piano di Riordino Sanitario della Regione Puglia.
Nel concreto ai castellanesi non è dato sapere ad oggi   cosa essi pensano e quali esigenze e proirità andranno a difendere.  
Non è cosa da poco,  il Sindaco non solo è il Primo Responsabile della Salute dei suoi cittadini
quanto è garante della difesa del  livello e dell'offerta assistenziale nella nostra città.
Il futuro vedrà cambiamenti sostanziali dettate sia dal risparmio della spesa sanitaria non più sostenibile sia del taglio agli sprechi.
Passi da gigante in questa direzione sono imposti dalla trasformazione delle ASL in ASST , significa nel concreto una integrazione efficiente della medicina ospedaliera con il territorio e viceversa.
Una vera rivoluzione se condotta con rigore e consapevolezza di quel che significa.
Il declassamento dell'Ospedale di Putignano è cosa certa nonostante i politici regionali mandino, come accade in tutta Italia in questi grigi tempi, segnali sconcertanti per non inimicarsi l'elettorato.
Tutti sono consapevoli che portare a compimento il piano di riordino comporterà coerenza e prezzi elettorali da pagare pesanti, conseguenti a decisioni impopolari e difficili da far digerire se non si è in grado di fare della comunicazione uno strumento chiaro e onesto.
Il balletto nazionale in atto tra gli attori principali è quello di "scansare" la responsabilità.
A Putignano per esempio qualche giorno fa il Direttore Generale ASL Vito Montanaro è stato in visita all' Ospedale con l'assessore regionale Lacarra, in una visita tra il privato e l'istituzionale, con lo scopo di rassicurare i dipendenti che nessun reparto verrà chiuso sino alla apertura del nuovo Ospedale di Fasano Monopoli. Ci mancherebbe altro!!! Come si può pensare di tagliare 26 posti letto di ostetricia e ginecologia senza che le partorienti siano indirizzate a strutture in grado di accoglierle degnamente?
La questione ha tra i suoi nodi cruciali la quasi certa scomparsa del punto nascita di Putignano, molto al di sotto dei 1000 parti l'anno, requisito di sicurezza secondo le Guida internazionali di Neonatologia e ostetricia.
Il Reparto di Ginecologia e Ostetricia di Putignano è  sempre stato un fiore all'occhiello dell'assistenza sanotaria, ha sempre svolto bene il suo lavoro ed è abbastanza frequentato dalle mamme di Castellana. Punto nascita  ricordiamo a 5 Km dalla nostra città,

Domi Ciliberti, Francesco De Ruvo, Michele Mastrosimini quale è la vostra posizione?

Lo scrivo in parole povere:  le coalizioni possono essere pure fatte con l'impiego di fantasie e giustificazioni più strampalate ma sui problemi concreti la buona politica si distingue nel non raccontare chiacchiere ma nel dire esattamente qual è la sua visione per un futuro assistenziale ottimale per i nostri cittadini ?
Avete dunque idee chiare su  potenzialità e innovazione che dovrà avere l'Ospedale di Monopoli e cosa cambierà per il nostro bacino territoriale?
Quali sono le lacune assistenziali da voi evidenziate nella nostra città che dovranno essere colmate?
Le domande sono molte e molte  altre ancora ma sorge  il dubbio (viste le interviste, ascoltati i comizi, letti i propositi programmatici) che nessuno sguardo sia stato dato al piano di riordino sanitario, nessun approfondimento fatto.
Non sono lontani i giorni in cui sarete chiamati in causa!
Mi auguro vivamente di non dover assistere a sfilate dell'ultimo minuto a sostegno  di posizioni populistiche versus elettorali del tipo " siamo contro i tagli lineari perchè incostituzionali e non rispettano il diritto alla salute" "  oppure "a fianco delle mamme dell'Ospedale di Putignano" e slogan che divengono espressione della banalità e della deresponsabilizzazione.

venerdì 10 marzo 2017

Amministrative 2017 noi non ci saremo

Amministrative 2012
Amministrative 2017

Noi non ci saremo


È tempo che Castellana 2.1 dica forte e chiara la sua analisi sulle amministrative 2017 a Castellana ed il perché non faremo parte della partita.
È una decisione faticosa perché chiude un’esperienza politica importante che ha permesso di vivere un tempo molto bello e ricco di esperienze politiche e umane di grande portata.
Dalle amministrative del 2011 abbiamo percorso un tratto di strada insieme alla città. Una storia partita da un programma innovativo scritto assieme a tanti cittadini e dalla candidatura a Sindaco di Mercedes Lanzilotta che rompeva ogni schema, perché non aveva alcuna possibilità di vincere, ma parlava di realtà che a Castellana mai nessuno aveva affrontato, di  idee, progetti, sogni. Lo slogan Castellana Città d'Europa nasceva dal comune sentire di andare oltre la politica del paese, quella della polemica infinita sulle rotonde, solo per fare un esempio.
Ci sentiamo cittadini europei e profondamente "verdi".
Sin dopo le amministrative abbiamo lottato nel concreto perché Castellana venisse "liberata" dagli scarichi degli incivili di amianto nei nostri tratturi, nelle vie periferiche. Battaglia parzialmente vinta perché l'Amministrazione dopo aver ripulito i siti non ha mai fatto quel che chiedevamo a gran voce: un programma di prevenzione, incluse la videosorveglianza e l'incentivazione con sgravi delle tasse comunali per chi provvedeva a rimuovere l'amianto.
Ancora oggi nessuno può quantificare quanto amianto ci sia nelle case del centro come nelle nostre campagne. Un progetto di bonifica partendo da dati certi non è mai partito.
La battaglia ecologica per le Smart City, stop alla cementificazione delle campagne e recupero delle volumetrie esistenti, rappresentò il motore del coinvolgimento della città nella battaglia per il Candidato Premier del Centro Sinistra, promuovendo la candidatura della  Sen.Laura Puppato.
Castellana conobbe questa signora veneta, ai più sconosciuta ma con un passato e un presente politico prestigioso, in grado di smuovere un movimento di donne e uomini a sostegno di una donna di un grande coraggio, candidatasi al governo della nazione a pieno titolo. La presenza delle donne al Governo della Nazione, della Regione, delle Amministrazioni è tema centrale perché, come affermammo nel meeting all'Arco Barberio, “non solo il pane ma anche le rose” con Marina Terragni!
La nostra città, con una iniziativa da noi promossa, si è confrontata con l'amara realtà di quanto è duro essere donne e protagonisti della vita Politica, nel cuore di tutti l'incontro con quattro donne toste tra cui Paola Natalicchio, allora Sindaco di Molfetta e fatta cadere per mano della sua stessa coalizione alleatasi con la destra più corrotta, e Iaia Calvio, ex Sindaco di Ortanova, a cui a scopo intimidatorio arrivarono a profanare persino la tomba di famiglia.
Per la prima volta rompemmo l'omertà ed il silenzio sulla rete di irrigazione del riutilizzo delle acque reflue all'impianto terminato agli inizi degli anni 2000 e mai utilizzato per la lotta intestina tra i gruppi di potere legati a Pinto e Tricase. Un investimento di 5.000.000 di euro tenuto fermo irresponsabilmente.
Le nostre denunce pubbliche hanno portato finalmente, solo a dicembre 2016, a porre fine all'abbandono e alla sua inaugurazione.
L'amore per il territorio e la sua difesa, l'uscita dal Medioevo della nostra Regione senza un Piano di assesto idro-geologico, il piano che pone fine alla urbanizzazione selvaggia dlle nostre coste e delle nostre campagne, ci portò a promuovere un incontro della città con il  Vicepresidente della Regione Puglia Angela Barbanente.
Il tema del Fine Vita ci ha visti promotori di un’iniziativa che ha coinvolto molte associazioni della nostra città. Il Sindaco Tricase, in una pubblica intervista, aprì assicurando che avrebbe aperto lo Sportello per il deposito del Testamento Biologico. Alle parole mai seguirono i fatti. Castellana ne discusse e sappiamo essere una città sensibile. Tra pochi giorni la Camera approverà il disegno di legge concordato in Commissione, ma già sappiamo che Lega, la destra, i fasci, nonché parte della maggioranza del governo, voteranno contro.
I Diritti Civili sono stati un altro terreno di scontro con questa amministrazione. Abbiamo anticipato largamente l'approvazione della legge e fortemente criticato la posizione omofoba dell'attuale Sindaco che tra i primi in Italia si dichiarò contrario al riconoscimento delle coppie omosessuali sposate all'estero.
E i Rifiuti? La Raccolta Differenziata PORTA A PORTA.
Raccolto oltre 1000 firme, organizzati incontri e dibattiti. Nulla.
Castellana ad oggi non conosce come dovrà differenziare, costantemente  presa in giro da una società fallimentare per scopi e costi: la Multiservizi.
Responsabilità politiche e dirigenziali che affondano nel malgoverno della città da 20 anni sono uno dei nodi ineludibili per chi governa una città.
Lotta alla violenza domestica, lotta al Feminicidio Castellana non ha una casa per le donne che subiscono violenza o a rischio, Castellana non ha uno sportello. Tutto è affidato all'encomiabile lavoro dei nostri servizi sociali in debito di ossigeno perenne.
Perché questa lunga premessa?
Abbiamo creduto che quest'arte di fare politica fosse la più vicina alla gente, più che parlare di marciapiedi o tirare il can per l'aria sulla inattività di questa amministrazione.
Tutte le nostre iniziative hanno visto una attiva partecipazione popolare.
Come potremmo ora partecipare a questa competizione elettorale?
Avremo tre candidati Sindaci per le tre coalizioni note.
La prima nettamente di "destra" con Domi Ciliberti candidato sindaco ripresenta il vecchio adagio della continuità di questa amministrazione, pur nella vivacità della persona del suo Candidato. Non conosciamo il programma e quale futuro per Castellana abbiano in testa, così come ci è sconosciuta la rendicontazione e i progetti per il futuro dell'attività della Società Grotte. Del resto questa amministrazione mai ha sentito l'obbligo di spiegare ai cittadini (per esempio) perché non ha fatto niente e "quel niente" come e perché.
La Rendicontazione nella cosa pubblica è e deve divenire, lì dove non è realizzata, un DIRITTO del cittadino consapevole. Non rendicontare, oltre a essere indice di NON TRASPARENZA, aumenta il populismo di chi non mastica alcun elemento sul come si amministra e quali siano i problemi da affrontare e risolvere quando si gestisce la res publica.
Una coalizione che vede Pinto e Tricase insieme, un ossimoro si potrebbe pensare!
In realtà è la riproposizione di spartizione di interessi comuni e l'incapacità di ammettere che il gioco del potere deve avere la dignità di una fine meno ingloriosa.
Seconda coalizione "dalla estrema destra a sinistra"  con 8 liste civiche: in primis affrontano il sistema delle primarie per i Candidati Sindaci. Una "banda larga"  un "pot pourri" che va dalla destra di De Ruvo con posizioni che mai potremo condividere per politiche omofobe, negazione dei diritti civili, posizioni assolutamente divergenti sulla integrazione immigrati e welfare, al centro con il dèjà vu di memoria pintiana, completano i riottosi della amministrazione di Tricase.
Un’unione che sa di volontà di buttar a mare il vecchio per riproporre cosa? Non si conosce il programma nei suoi punti imprescindibili.
Certo c'è anche il PD sotto le mentite spoglie della lista civica e quella della sinistra che non si riconosce nel PD. Entrambe non hanno all'interno della coalizione la forza di esprimere un candidato sindaco che affronti le primarie. Del resto in coalizione vanno con la destra, a prescindere da chi sarà il candidato.
Il non trascurabile aspetto della esclusione delle donne ed il completo dominio maschile della politica, anche in questa coalizione, è sotto gli occhi di tutti.
Le donne compariranno per riempire le liste e a far da utili comparse nelle accoppiate elettorali.
Terza coalizione M5S : avremmo voluto costruire con una parte degli attivisti un progetto comune, abbiamo condiviso in questi anni molti sinceri e leali momenti di vita politica.
Non è stato possibile per le rigidità intrinseche delle regole del Movimento.
Non siamo grillini e mai lo saremo, pur condividendo alcune battaglie.
Non possiamo nemmeno non tacere che il loro Candidato Sindaco è stato Dirigente della Multiservizi a servizio della amministrazione Pinto, un uomo dalle mille case che, dopo la defenestrazione ad opera di Tricase, ebbe fase di riciclo prima nella destra di De Ruvo e oggi nei 5S.
In questa nostra analisi non può mancare una autocritica importante: fare Politica è anche arte del compromesso e capacità di stare a guardare.
Nella nostra storia non siamo stati in grado di comunicare, essere forza di aggregazione e in grado di fare crescere un progetto di sinistra autonomo. Abbiamo molto imparato però.
A questo giro ci fermiamo, ci troveremo ancora...alla prossima rotonda.


Castellana 2.1
Mercedes Lanzilotta

venerdì 24 febbraio 2017

Medico Non Obiettore Non è merce di scambio




Sono un Medico non obiettore dal giorno in cui mi sono laureata. Forte e chiaro lo ripeto:
a- No a qualsiasi forma di mobilità dei Medici non obiettori.
Non siamo merce di scambio e garantiamo una legge dello Stato negli Ospedali dove siamo stati assunti.
E' una forma di punizione spostarci in altri ospedali. Ci vedremmo trasformati in poveri fessi "mazziati e cornuti". Non siamo solo medici non obiettori. A nessuno piace pensare che rendere possibile una legge dello Stato sia un carattere distintivo delle tante attività che svolgiamo nell'ambito della nostra professione.
Semplicemente siamo dei professionisti a tutto tondo, anestesisti e ginecologi. Non si capisce la mobilità altrimenti a quali medici dovrebbe essere rivolta. Forse ai valdostani per la loro bassissima adesione alla obiezione di coscienza? Quale è la proposta: mandarli in mobilità in Veneto, Lazio, Campania ecc.? Non dobbiamo sopperire alla incapacità di scelta e governo delle ASST della politica.
b- No ai gettoni di presenza per far sì che sia garantita la 194 negli ospedali dove vi è una obiezione di struttura.
Non si fanno "marchette" sul corpo delle donne!
Ogni Ospedale con una Ginecologia e Ostetricia deve avere un organico che rispetti l'espletamento di tutti i carichi di lavoro nel rispetto delle norme dello Stato.
Una IVG non è comparabile ad interventi di elezioni come tiroidectomie, ernie inguinali, colecistectomie, ecc. ecc. Il carico emozionale esiste ed è aspetto non trascurabile.
Volentieri ci spostiamo nelle giornate di riposo ad espletare turni di 118 o come gettonisti in ospedali in deficit di organico, lì dove mancano anestesisti per interventi in elezioni qualsiasi. I soldi piacciono a tutti e le nostre buste paga sono ferme da 8 anni.
Non andremo da nessuna parte per coprire doveri di colleghi con problemi di coscienza, non per tutti dettati dal credo religioso e a cui viene offerta su un piatto d'argento la possibilità di rifiutare una parte del lavoro. La 194 è una legge, è compito delle amministrazioni creare le condizioni per cui in ogni ospedale vi sia personale medico e infermieristico sia possibile l'espletamento di una legge dello Stato. La legge presenta scappatoie nell'art.9. Marina Terragni e la sottoscritta abbiamo lavorato per una proposta di modifica che renda l' obbligo di assunzione dei medici 50% obiettori e 50% non obiettori basandosi sull' impiando costituzionale della legge. Solo così non sarà più possibile l'obiezione di struttura e permetterà la presenza H24 di medici non obiettori in ogni ospedale.
La posizione di alcune associazioni laiche,parlamentari, così come dell'Ordine dei Medici del Lazio deve essere rigettata e pure con sdegno.