martedì 10 novembre 2015

La condanna di un Femminicida e il sorriso di Maria

Maria D'Antonio


E' stato condannato Cosimo Pagnani.

Trenta anni, interdizione podestà genitoriale e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
E' il massimo della pena  per chi chiede il rito abbreviato,un diritto di tutti i cittadini italiani e questo prevede uno sconto della pena.
30 anni sono 30 anni!
Speriamo e  vogliamo essere certi che verranno confermati in appello.
Non è vendetta che cerchiamo ma Giustizia e Rispetto per chi non può più difendersi.
Noi  l'assassino lo ricorderemo non solo per l'efferatezza e il delitto, lo ricorderemo per colui che, non pago,  si affrettò di annunciare  al mondo di averla uccisa attraverso un post su Facebook che sintetizza tutto il suo odio e la sua determinazione : "Sei morta troia".
Maria D'Antonio fu uccisa si dall'uomo che non amava da tempo, ma venne ancor più massacrata da oltre 300 coltellate/mi piace e 400 condivisioni/coltellate.apposte a quella denuncia di vendetta compiuta.
Lei non aveva diritto alla vita.
Fu giustiziata anche da quella subcultura sessita e machista che mai smetteremo di denunciare  e combattere.
Lo faremo attraverso tutte le forme di lotta che conosciamo e lo faremo con gli uomini, quelli che sanno di non fare parte del branco di lupi, lo faremo insieme agli uomini veri, quelli che amano le donne anche quando non vengono più riamati. 

Noi Maria la ricorderemo così, con questo sguardo dolce e in testa  tanti sogni e voglia di vivere.

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