giovedì 5 dicembre 2013

13 delle 100 ragioni per cui sostengo Giuseppe Civati segretario del PD




La storia politica e personale  di ognuno di noi è segnata da una scelta di vedere il Mondo “insieme” attraverso  un progetto che è partecipazione, dialogo, cittadinanza attiva, capacità di proporsi quale componente di una una Governance all’interno di una società che vuole crescere insieme, avendo come capi saldi un obiettivo comune: una Italia che ci accoglie I Diritti di Tutti.
1- Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (giornalisticamente detto Testamento Biologico) e il suo impegno a colmare un vuoto legislativo ormai insostenibile.
2- Difesa della 194 da  chi a colpi di piccone la vuole svuotare.
Unico tra i candidati alla segretari a dire chiaramente cosa pensa  della Delibera di Firenze sui Cimiterini.
3- La legge 40,quella sulla procreazione assistita, va cambiata e con urgenza.
4- I Diritti degli immigrati. Non possiamo pensare che giovani nati in Italia, figli di immigrati,non abbiano diritto di cittadinanza.
5- Il diritto all’Istruzione:  No agli F35, quei soldi vanno dati a  scuola e  salute.
6- Il Diritto per esempio di abbassare le aliquote, incredibilmente in Italia  chi guadagna 30.000 Euro lorde paga il 38% di aliquote
7- Voglia e politiche in Europa, standoci a testa alta, con politiche adeguate.
8- la difesa del Suolo, zero metri quadri di nuove costruzioni, recupero delle volumetrie esistenti, dei centri storici. Il PPTR della Regione Puglia Civati lo difende perché sposa in pieno ogni suo presupposto.
9- "I circoli del PD devono considerarsi luoghi di confronto e di elaborazione politica per tutti i cittadini, iscritti e non iscritti (si veda il progetto dei «Circoli aperti» a Bologna o l’attività del Circolo Copernico di Cagliari), e puntare ad essere soggetti attivi per la condivisione delle scelte e per la diffusione delle informazioni."
Questa è l’idea di partecipazione che ho io, ad oggi negata da larga fascia del PD che conosciamo.
10-   Civati non parla di Politica di Genere, non parla di Questione Femminile.
“E’ di  Questione Maschile che si tratta: c’è una cultura maschilista e violenta che sta producendo ingiustizia, crimini e danni irreparabili alla crescita economica del paese.”
11- Coerente: non ha votato questo Governo e da subito si è adoperato ad un dialogo che non portasse alla vergogna dei 101.
12- Civati è la speranza perché questo PD non rottami quanto di buono esiste ma che riprenda in mano l’identità che più ci è cara: la consapevolezza di essere un partito di sinistra, a cui la società civile possa guardare con la fiducia negli occhi dei nostri figli.
13- io Voto Civati perché non sono democristiana e questo è arcinoto.Escluso uno.
Non posso votare nemmeno l’altro, perché Dalema non è l’uomo che ha fatto bene alla sinistra in questi 40 anni e nulla fa presagire  possa fare bene nei prossimi.

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